Pax, Orecchie rosa

PERCHÈ LEGGERE UN FUMETTO DEL GENERE?

Effettivamente ho voluto rischiare. Cercavo un fumetto fuori dal mio comune e grazie alla Gonzo Editore ho incontrato PAX e le sue orecchie rosa. In uscita in tutte le librerie in questi giorni.

Irrispettosa di ogni tecnica del fumetto, l’autrice Paola Paloscia, in arte PAX, è artista e gallerista romana che ha presentato i suoi lavori nei più prestigiosi centri d’arte europei e americani.

Pax usa le pagine di Orecchie Rosa a mo’ di diario di un suo dialogo interiore: la famiglia, gli affetti e le riflessioni che nascono dai piccoli grandi eventi di tutti i giorni.
Uno stile viscerale e intimo che porta il tratto a diventare estensione della parola e la parola estensione del tratto, in una miscellanea rumorosa quanto silente.
L’ironia travolgente e la schiettezza disarmante dell’autrice porteranno il lettore a confrontarsi sia con la lettura che con sé stesso
“. Come riporta l’editore tra le anticipazioni di settembre/ottobre.

3 MOTIVI PER LEGGERE ORECCHIE ROSA.

Innanzitutto ho apprezzato moltissimo la lettera che ha accompagnato il fumetto e di questo ringrazio Marco Michail che con il suo approccio, che sembra anticonformista, ha avuto classe come un editore di altri tempi.

  • Collezione: la scelta della rilegatura e stampa monocromatica è davvero ben calibrata. Un volume del genere nella nostra collezione non sfigura ma attira la curiosità dell’amico radical chic. In effetti parliamo di una realizzazione artistica.
  • Trama: …è scoprire perché le orecchie sono rosa e non servirà sbirciare le ultime pagine!
  • Fuori dagli schemi: se credi che i webcomics sono l’unico shock della lettura 2.0 dei fumetti, non hai letto abbastanza. La modalità in stile diario con disegni e scritte verticalizzate non peccano di superficialità. Ritorni sulla stessa pagina più del dovuto e c’è ancora qualcosa che non torna.

Durante la lettura mi ha accompagnato una sensazione, anzi una ricerca che un pò mi accomuna come donna. La consapevolezza di trovare risposte in una famiglia matriarcale alle aspettative di una giovane che cresce figurativamente nel susseguirsi delle pagine.

Trovo il fumetto uno scivolone nella sua intimità senza alcun rispetto. So che ti stai chiedendo delle orecchie rosa: penserai a Johnny Darko solo per il coniglio come guida ma non ci sei ancora, e non star a pensare ad Alice perché non è un paese delle meraviglie. Questo è un fumetto la cui sensibilità è tipica delle donne e la sua destinazione è la lettrice che ritorna in libreria a cercare quella copertina che ruba il fiato.

Oppure un regalo per chi vive di routine, per quell’amica che non riconosci più da anni o la tua collega che sta vivendo una verità. L’approccio a questo fumetto è un disperato tentativo di arrivare alla fine, per concludere il processo viscerale dell’autrice.

Ora tocca a te: le tue orecchie rosa dove sono?


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