Andrea Bratti e la @vitada4soldi

fumetti online

I WEBCOMICS POPOLARI

I webcomics diventano popolari quando arriva una idea, semplice e quotidiana: parliamo di come fare i soldi. Andrea Bratti è l’autore del profilo Vita da 4 soldi, in cui ironicamente si dice “che i soldi non fanno la felicità e non fanno neanche ridere”.

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INTERVISTA

– Come nasce l’idea dei soldi nei tuoi webcomics?
Per anni ho pensato a come fare soldi, investendo in diversi progetti, seri, strutturati, in diversi contesti commerciali. Ripetutamente fallivo. In modo ostinato dovevo pensare a un metodo infallibile per fare soldi… Questa è indubbiamente la forma migliore per non ripetermi.Comunque vada avrò certamente fatto dei soldi… È innegabile.

– A chi ti ispiri nella tua comicità? Non ho un modello, non sono un fumettista, mi ha sempre affascinato questo mondo… E ho detto perché no!?Ho fatto tutto nei primi 2 mesi di pandemia, avevo tempo e buttavo giù ciò che mi veniva di getto a tempo perso.Alle superiori facevo vignette su compagni e professori e dopo le superiori ho fatto anche diverse grafiche per un piccolo brand abbigliamento. A ogni modo online seguo DAW mi diverte la sua comicità surreale e poi SENAPE per il suo tratto basilare e per i suoi punti di sospensione.

– Con quali autori e fumetti sei cresciuto?
Potrei far rabbrividire molti temo ma alle medie leggevo semplicemente Lupo Alberto, Braccio di Ferro e vari manga. A ogni modo la mia idea di comicità non è tra questi titoli… amo davvero molto Flapjack, Gumball e Molang… Si L’ho detto.

– Qual è il prossimo progetto: dove arriveranno i webcomics di 4 soldi? Non ci sarà un prossimo progetto, è una parentesi a sé. É uno sfogo spontaneo, quindi seguirà la sua natura… Se avrà un percorso evolutivo questi soldini si moltiplicheranno in maniera smisurata seguendo un modello verticale di ricchezza oppure si esauriranno sino a estinguersi.Quello che nel mentre mi piacerebbe fare è poter collaborare con qualcuno del settore più conscio di me, oppure con qualche emergente senza alcun titolo ma con molta passione.

– Cosa ne pensi tra fumetto cartaceo e fumetto in digitale? Uno non sostituisce l’altro, guarda anche nella musica… tanto hype per i download poi si sta tornando al vinile. L’importante penso sia prendere bene gli esempi passati per non bruciare il mercato nel tragitto. Personalmente il formato fisico mi rilassa di più, mi porta a dedicargli più attenzione oltre a dare al prodotto maggior lode. Non dimentichiamoci poi del valore che nel tempo può acquisire. A chi lo vendi poi il tuo download fra 20 anni?

– Si può vivere di webcomics? Certamente, il webcomics se ha una sua identità ha un grande valore.Tutto sta poi in quale flusso comunicativo o commerciale riesci a canalizzarlo.Strutturarsi e trovare la veste più consona e sostenibile è il secondo step forse più difficile del primo, ma può dare risultati sorprendenti e inaspettati… Non bisogna pensare solo al disegno o all’idea perché è la cosa che magari riesce a molti più immediata, bisogna concentrarsi molto anche su ciò che poi dovrà alimentare il progetto per far sì che cresca. Ci vuole anche fortuna… Io una monetina da lanciare in aria c’è l’ho.

Testa o croce?


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