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Tex Willer, il ranger del fumetto italiano non più solitario

Dopo quasi settant’anni continua a essere protagonista nel mondo del fumetto internazionale.

Nel 1948 arriva TEX WILLER ideato da Galep e Bonelli e tuttora pubblicato da Sergio Bonelli Editore. Il personaggio immaginario ispirato a Gary Cooper e poi ad altri attori, resta il fumetto italiano più noto e pubblicato all’estero, sia in Europa che in altri paesi del mondo.  Vengono realizzate nuove storie anche da autori stranieri e continuano le ristampe. Un genere western così lontano dall’era digitale: cosa appassiona ancora? Perché viene letto sia dal padre che dal ragazzino di GTA5.

In quegli anni un western allontana le menti dalle conseguenze della guerra, generazioni nate sotto i bombardamenti ritrovando, nell’atmosfera evocativa di cowboys, sceriffi e cattivi, un senso di rinascita. Ispirati dalla personalità del protagonista capisco perché chi è cresciuto con TEX WILLER dice  “noi quelli che correvano alla piccola bottega per comprare l’ultimo TEX e a scuola lo nascondevamo in tasca!”  

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E tu cosa hai nel taschino posteriore?

Il suo formato tascabile sicuramente ha favorito l’acquisto entrando giusto nei taschini posteriori. Doveva essere un intrattenimento e invece la sua uscita coinvolgeva la famiglia e amici. Nel mercato del collezionismo fumettistico in Italia i primi numeri e in ottime condizioni sono ricercatissime: su é il momento di riordinare cantine, soffitte e garage dei nonni! Parliamo del Numero 1  è quotato tra i 2.500 e i 5.000 euro e numeri che hanno avuto notevole successo oscilla tra i 1.500 e i 2.000 euro.

In un taschino teniamo il cellulare e l’unica corsa  è all’ Apple Store per l’uscita del nuovo iPhone. Apparentemente é un panorama nostalgico  ma immaginiamo se uscisse oggi un TEX anche in formato digitale: western, donnine, cavalcate al tramonto. Avrebbe un impatto emotivo? Ho i miei dubbi che pur cambiando la tecnica per allinearsi alla nuova comunicazione potrebbe averlo. Sarà per questo che SERGIO BONELLI EDITORE non ha mai pensato a un restyling stravolgente sul mercato.

Il concetto  è la sua storicità: non solo il contesto in cui è nato ma il fatto che i nuovi lettori guardano dietro nel tempo e ritrovano un passato. Il passato affascina ancora, da stabilità e sicurezza nel vivere il presente anche ai nuovi youtuber. Spesso guardando video o perfino cartoni animati riconosco i riferimenti agli anni ’90 lo stesso che notava mio padre guardando i miei film. La storicità diverrà relativa e immediata come un post o tweet finché la futura generazione sarà impegnata intenta ai reset e nessun back up.

Quale destino prevedi per fumetti come TEX WILLER? Lasciami un commento e volentieri ne parleremo.

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