La poesia non è fuori, è dentro: un fumetto di Egle Guerini.

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L’intervista alla Poetessa del fumetto al femminile.

Il fumetto al femminile é un genere che ho scoperto quando ho conosciuto Egle Guerini. Sono nate tante domande nella mia testa finché non ha accettato di rispondermi. L’autrice di questi fumetti ha condiviso i suoi lavori con gli appassionati di soli pochi follower e io ho avuto la fortuna di esserci.
Oggi la ricordo con affetto…
 
Il suo blog EGLEART é la conferma di chi si esprime liberamente, o per i radical chic che direbbero old school, perché il suo modo di fare fumetti segue un’emotività con il tratto e i ricordi che arrivano maleducati nella mente lasciando quel bagnato nel colore…forse una lacrima caduta.
 
 
1. In Fireman ha colpito il contrasto tra il “candore” della voce narrante e la crudezza di alcune immagini, qual è l’obiettivo di questa scelta narrativa?
É stata una scelta ponderata, volevo sottolineare come l’ingenuità del figlio avrebbe scaturito nel lettore una sorta di forte coscienza. Per rendere la storia più incisiva, ho dato alla voce narrante una scrittura da bambino.
 
2. Quali sono i riferimenti a cui ti sei ispirata per il personaggio del padre in Fireman?  
Mi sono ispirata al storie sconvolgenti di cui la cronaca ne sia piena. Ho pensato a quanto si può vivere in bilico tra follia e ragione. In questa storia il limite è stato superato da entrambi: dal padre e dal figlio.
 
3. In Fireman, il ritmo é scandito dalla sapiente combinazione delle tavole, qual è la loro funzione?

Quando il racconto é breve, é essenziale districare la storia in poche immagini e sottolineare immediatamente cosa sta succedendo. Andrea Pazienza diceva che una storia deve colpire il plesso solare. Deve emozionare, scuotere. Raccontare per me è sottolineare un momento chiaro, forte e impregnante. Questo fumetto lo trovate sulla rivista Soccuadro.

 

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4. Come nasce il progetto di Mister Bla Bla?

É nato per la voglia di raccontare una storia di una città visionaria piena di vicoli bui, di ombre di Spiriti e di personaggi intensi.

5. In Mister Bla Bla ci sono tre colori  ricorrenti: il nero, il bianco e il blu come mai questa scelta nella visione online?

La scelta nella stampa è sui toni bianco, nero e grigio. La distribuzione è della Cagliostro-Epress.

6. In Mister Bla Bla il personaggio principale sembra porre resistenza a un processo di miglioramento, qual è il suo conflitto?
Il conflitto nasce dall’odio che Mister BlaBla ha verso Napoleone (il sindaco della città). Dimaro, il nome del protagonista, è un giornalista che indaga sulle malefatte del sindaco. Molti personaggi aiuteranno il protagonista a districare un mistero sorto intorno a una torre intoccabile e di proprietà di Napoleone. Mistero, altre dimensioni forse un paradiso, questa è la vicenda in cui si è addentrato. Mistero che risolverà in modo poco ortodosso.
 
In Zeldamalincony qual è l’intento che si cela dietro la scelta di didascalie in bianco su tavolozze nere?
 
Avevo bisogno di un modo per sottolineare il pensiero della protagonista, afflitta da una malattia strana (pensate ai polsi da cui crescono dei filamenti di carne). Il nero che ho usato come base delle didascalie, rafforza il potere della parola. Prima di disegnare l’intera storia, era necessario capire il personaggio, con le sue paure e i suoi tormenti.
 

8. Dal punto di vista grafico verso quale orizzonte creativo è indirizzato Zeldamalincony?

È stato il primo fumetto che ho fatto, allora guardavo molto le opere di Egon Schiele e i fumetti di Mike Mignola. Ho usato la creatività per dare un senso alla storia, adattando il disegno a quello che mi serviva per sottolineare un’atmosfera cupa a volte drammatica. Nel nostro lavoro si cresce, si cambia; ma raccontare una storia è per me completare un senso creativo, un’insieme di parola immagini ed emozioni.

9. A cosa stai lavorando?

Sto lavorando per realizzare un Tomo dove raccogliere storie brevi e illustrazioni, le potete vedere in Attimi di una storia la mia pagina Facebook o sul mio blog EGLEART. Spero di collaborare ancora con riviste creative fatta da giovani talenti.

Grazie Egle!

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